martedì 4 agosto 2009

Rosaria Sardo


Docente di Linguistica italiana della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Catania. Insegna Lingua italiana e comunicazione, si è occupata di lingue in contatto, di standardizzazione, di modelli normativi in rapporto alle pratiche scrittorie secentesche e di aspetti stilistici del verismo. Più recentemente si è interessata di stili cognitivi e di stili di apprendimento in relazione alla didattica universitaria e di potenziamento delle competenze linguistiche nel curriculum universitario (progetto COMPLINESS - Competenze linguistiche essenziali per il percorso universitario, in collaborazione tra l'Università di Catania e l'Università di Roma Tre). Esperta di didattica multimediale dell'italiano agli stranieri, ha promosso i progetti in rete Educare alla lettura e alla scrittura nella società multimediale e multiculturale e Raccontare e raccontarsi: percorsi di educazione pragmalinguistica e interculturale e ha condotto laboratori e seminari sulla didattica ludica dell’italiano insieme ad autori per l’infanzia (Le regole del gioco: proposte di didattica ludica dell’italiano, in Campisi V. – Sardo R., Sulle barricate delle competenze, Urso, Siracusa 2008). Oltre che di vari saggi pubblicati su riviste accademiche o in atti congressuali, è autrice di una monografia su standardizzazione e contatto linguistico (Pidgins e creoli: il Tok pisin materiali interpretativi, CULC, Catania 1986) e di due su norma e usi comunicativi nella diacronia dell'italiano (Modelli di scrittura nella Sicilia del Seicento. "Interlingua" del passato e tipologie testuali, Dip. Filologia Moderna, Ed. Centrografico, Catania 2002 e «Registrare in lingua volgare». Scritture pratiche e burocratiche in Sicilia tra Seicento e Settecento, Palermo, Centro di Studi Filologici e Linguistici siciliani, Serie Supplementi al «Bollettino» n.15, 2008. Si è occupata inoltre di questione della lingua e verismo («Al tocco magico del tuo lapis verde…» De Roberto novelliere e l’officina verista. Catania, Fondazione Verga, 2008).

Ultimamente ha lavorato a un progetto di ricerca interdisciplinare sui linguaggi televisivi per bambini con Giovanni Caviezel, Marco Centorrino e Alessandro De Filippo. È autrice, con Giovanni Caviezel e Marco Centorrino, del volume Dall'Albero Azzurro a Zelig (Rubbettino 2004) e del volume Dall'antenna alla parabola: dinamiche di ricezione e fruizione della tv per bambini e ragazzi oggi (Bonanno, 2007). Un suo contributo su La tv per bambini e per ragazzi è contenuto nel volume Gli italiani del piccolo schermo. Lingua e stili comunicativi nei generi televisivi a cura di Gabriella Alfieri e Ilaria Bonomi (Cesati, Firenze 2008)

2 commenti:

  1. Siamo due insegnanti che abbiamo sempre lavorato,con passione e coinvolgimento.Le nostre stelle polari sono state,G.Rodari e Mario Lodi,Brousseau e Bruno D'Amore. Ci ritroviamo continuamente attaccati dai genitori,abbiamo più volte spiegato che il nostro metodo ha delle solide basi,che i bambini imparano meglio giocando e attraverso l'errore.Niente da fare, fanno i confronti con i quaderni di altre golleghe che lavorano in modo tradizionale,dettati,copiati,infiniti esercizi di grammatica,verbi,tabelline,e tantissime operazioni.Io insegno Matematica in modo non tradizionale,con riferimenti teorici in Brousseau e Bruno D'amore,mia moglie fa italiano nel modo più motivante possibile.E persino il dirigente ha difficoltà a capire il nostro metodo,e dire che sua sorella ha tenuto un corso di aggiornamento iniziando col dire che sono le maestre che fanno odiare la scuola,appesantendo l'intervento con inutili e noiosi esercizi di grammatica.Grazie e saluti

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  2. Intanto devo correggere me stesso, d'altra parte "il libro degli errori" mi consola, anche se trattasi di refuso:Colleghe...Ne aprofitto per dire che i bambini naturalmente ci adorano,stiamo cosi' bene insieme a scuola che il tempo vola.E le vacanze ci sembrano sempre troppo lunghe.Ci ha aiutato anche il percorso della Francescato "star bene insieme a scuola".Saluti

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